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I NOSTRI PROGETTI

L'accoglienza

Il progetto accoglienza si propone di aiutare concretamente i bambini bielorussi attraverso una vacanza di risanamento che dura circa un mese all’anno, per tre anni. A qualcuno può sembrare un lasso di tempo breve, ma per questi bambini anche un solo mese all’anno, vissuto lontano dalle zone contaminate, con un’alimentazione idonea e respirando aria pulita, è sufficiente a ridurre in modo notevole il rischio di leucemia e di tumori alla tiroide. I controlli che vengono fatti ai bambini che tornano in Bielorussia dopo aver trascorso le vacanze in Italia hanno messo in evidenza che la radioattività dopo un mese di vita sana si riduce fortemente. Questo rilievo denota un grande effetto benefico sul corredo immunitario del soggetto, perché la contaminazione da radioattività distrugge appunto le difese immunitarie dell’organismo.
Dall’inizio del progetto a oggi si calcola che l’Associazione abbia ospitato presso le famiglie circa 100mila bambini, di cui circa la metà accolti nella sola Lombardia.




























Le vacanze-lavoro

Dalle visite agli istituti di provenienza dei minori ospitati nell’ambito del Progetto di accoglienza promosso dalla Fondazione, si constatò come le condizioni igieniche e sanitarie vecchie e inadeguate incidevano pesantemente sulla qualità di vita dei bambini e dei lavoratori dell’istituto stesso. All’intento da una parte di garantire una migliore qualità di vita ai bambini nel di mese di vacanza in Italia si aggiunse così quello di fare in modo che questa qualità potesse continuare nei successivi undici mesi nella loro patria. E così, da più di vent’anni, volontari che provengono da diverse regioni d’Italia trascorrono quindici giorni o più prestando la loro opera presso gli istituti rifacendo o costruendo ex novo bagni e docce, lavanderie, refettori, ambulatori, falegnamerie, serre; addirittura, nel ventennale del progetto, nel 2014, è stato rifatto a Slavgorod un intero reparto ospedaliero di pediatria e nel 2017 un’ala del medesimo ospedale posta al piano terra, dove sono allocati gli ambulatori a uso pediatrico, la zona degli infettivi e i relativi servizi. Tutto questo grazie all’impegno di persone che mettono a disposizione le loro professionalità, il loro lavoro, le loro ferie per realizzare e concretizzare un sogno, un sogno che diventa realtà per tutti quei ragazzi che grazie a questo impegno possono vivere una vita più decorosa.

Serre e apicoltura

Quello delle serre è un progetto molto importante: produrre alimenti in un ambito protetto, soprattutto in una zona contaminata, facendo uno scotico del terreno di almeno 50 centimetri e portando terreno pulito, dà ovviamente dei grandi vantaggi. La serra, inoltre, anticipa le produzioni per cui dove la produzione non fosse solo a uso interno, la vendita dei prodotti anticipata consente qualche soldo in più. Sulla scorta di queste premesse, la direzione di Vacanze-lavoro ha dato l’indicazione ai Comitati perché sviluppassero il progetto, un intervento che necessita di un investimento limitato ma che dà grandi frutti.

Insieme alla diffusione delle serre, in alcuni istituti si sta operando anche per implementare l’apicoltura, fornendo sostegno materiale e didattico per un’attività che nelle api, al di là della produzione del miele, trova un indicatore straordinario dello stato di salute dell'ambiente, in quanto elementi fondamentali per la conservazione di tanta della biodiversità vegetale.